In questi ambienti l’acqua piovana filtra velocemente nel sottosuolo e d'estate ci sono spesso condizioni di aridità.

Le specie elencate vi resistono grazie ai diversi adattamenti messi in atto di volta in volta, quali foglie più sottili e coriacee, pelosità diffusa sugli organo vegetanti, un apparato radicale fibroso molto sviluppato in profondità, organi di riserva come tuberi e rizomi.

L'esposizione prevalente di crescita è verso sud, in pieno sole.

I fiori dei prati aridi sono per lo più perenni, le loro fioriture hanno colori intensi e sono spesso prolungate.

Le specie più rustiche, che crescono in zone con affioramenti rocciosi, presentano in genere un aspetto a cuscinetto o sono tappezzanti.

La maggior parte però forma dei cespi più alti e vigorosi.

Diverse specie presentano delle fioriture tardive e prolungate, di fine estate, come gli aster e gli epilobi.

In giardino sono utilizzabili nei luoghi sassosi e asciutti, sui pendii o sulle scarpate, in posizioni soleggiate.

Di interesse particolare è la loro piantumazione in roccaglie, o in aiuole o fioriere, con substrato di ciottoli o ghiaia.