Al contrario dei fiori alpini, che devono sopravvivere alla fredda stagione invernale, i fiori e gli arbusti della macchia mediterranea devono sopravvivere alla siccità estiva, che può durare anche 3 mesi.

Si sono quindi adattati a sfruttare la mitezza e la piovosità della stagione autunno-invernale, in cui non vanno a riposo, ma che usano  invece per riprodursi, crescere ed accumulare energia, in vista della precoce fioritura primaverile.

Quando d’estate i terreni diventano asciutti e duri, viene messa a dura prova la loro capacità di sopravvivenza. Gli arbusti sempreverdi sono provvisti di adattamenti che limitano la perdita d’acqua, (ad es. foglie aghiformi o coriacee, il sughero sulla corteccia), o che facilitano la sua ricerca, (es radici molto profonde).

Tipiche di questa vegetazione sono le ginestre, la lavanda, il rosmarino, l'elicriso, i cisti, il finocchio selvatico, e molte altre.

Molte specie erbacee invece entrano in dormienza o passano l’estate come bulbo, tubero o rizoma, altre invece come seme. A questo gruppo appartengono i crisantemi delle messi, la boragine, le varie camomille, il lino, il lupino selvatico, la malva, il giasone, il papavero setigero, la centaurea.

In giardino vengono usati soprattutto per formare siepi sempreverdi in combinazione con aiuole di aromatiche, o vengono piantati in aiuole con fioriture annuali. Molti si adattano agli orti, possono essere piantati in fioriere, o anche piantati in cespi isolati.

Le specie perenni è preferibile piantarle in una posizione riparata e in terreni provvisti di un buon drenaggio. Le annuali richiedono invece un terreno fresco e concimato.

Le mediterranee sono piante amiche che forniscono aromi per la cucina e che possono essere usate nell’alimentazione, molte sono officinali, medicinali, tintorie, etc.