Nell’immaginario collettivo questi fiori sono indissolubilmente legati all’immagine dei campi di frumento, di segale, o di orzo, e anche alla fatica ed alla semplicità della vita contadina.

I fiori dei campi di grano sono per lo più specie annuali. 

Vanno piantati precocemente, quando finiscono le gelate e non fa ancora caldo. Se il clima è mite, come in centro sud Italia,  meglio in autunno, al tempo della semina del grano.

Il loro sviluppo è molto rapido, e la fioritura può essere molto ricca e prolungata. A fine primavera molte fioriture, come quelle dei fiordalisi e dei papaveri, della nigella e del gittaione si esauriscono, ma altri continuano a produrre fiori fino alla naturale disseminazione.

Essendo piante adattate ai coltivi, richiedono un terreno fresco e fertile, ben concimato e lavorato in profondità.

In giardino è possibile inserirli con successo in aiuole e bordure fiorite, ma forse i risultati migliori si hanno associandoli ai cereali in piccoli campi, nell'orto o in fioriere profonde.